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giovedì 12 marzo 2009

Il paziente diabetico


Il diabete mellito è un gruppo di malattie metaboliche caratterizzate da iperglicemia causata da difetti della secrezione d'insulina, della sua azione o entrambi.
La diagnosi di diabete è possibile a seguito del riscontro di almeno una delle seguenti condizioni:
- Glicemia a digiuno > 140 mg/dl
- Glicemia durante il giorno > 200 mg/dl
- Glicemia > 200 mg/dl con test di tolleranza al glucosio.
I sintomi sono poliuria, polidipsia e perdita di peso senza causa apparente. Esistono il diabete tipo 1 ad esordio giovanile ed il diabete tipo 2 non insulino-dipendente, che ha esordio tardivo nell'adulto.

In odontoiatria, le cure attuabili per un paziente diabetico possono essere l'igiene e la profilassi, la conservativa, l'endodonzia, la protesi, l'ortodonzia, mentre la chirurgia orale e l'implantologia sono da eseguire con cautela. Come? Seguendo alcune precauzioni.
- Contattare il medico curante per avere maggiori informazioni;
- Avere un glucometro per misurare la glicemia prima dell'intervento e, in caso di clisi ipoglicemica, somministrare glucosio;
- Programmare l'intervento in prima mattinata dopo la colazione e l'assunzione dei farmaci, per evitare una crisi ipoglicemica;
- Considerare che l'adrenalina rilasciata in interventi del genere fa diminuire la glicemia;
- Considerare che l'adrenalina della tubofiala non fa diminuire la glicemia;
- Prescrivere terapia antibiotica sistemica prima e dopo l'intervento;
- Informare il paziente che, nel caso di interventi chirurgici complessi, potrebbero verificarsi episodi nel periodo postoperatorio per i quali dovrà modificare la dieta e di conseguenza il tipo di terapia.

Durante un intervento odontoiatrico possono verificarsi ipoglicemia o iperglicemia, di cui potete trovare maggiori informazioni qui:
- Ipoglicemia
- Iperglicemia
E che si curano somministrando glucosio nel primo caso ed effettuando un'infusione salina per reidratare nel secondo.

1 commento:

  1. "Considerare che l'adrenalina rilasciata in interventi del genere fa diminuire la glicemia". L'adrenalina,assieme al cortisolo,al gh e al glucagone, é un ormone IPERGLICEMIZZANTE,cioé fa salire la glicemia in quanto stimola la deplezione delle riserve di glicogeno del fegato,stimola il catabolismo proteico al fine di ottere A.A. glucogenici,che potranno essere utilizzati dal fegato,e in minima parte dal rene,per ottenere glucosio attraverso la neoglucogenesi. I rischi di un paziente diabetico sono:
    -maggior rischio e maggior velocità di sviluppare infezioni
    -sintomatotlogia algica alla lingua per una neuropatia al n.linguale
    -Coma osmolare non chetosico o iperglicemizzante per un eccessivo aumennto della glicemia(il problema del diabetico é che il sangue non riesce ad uscire dal circolo!)

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