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venerdì 6 marzo 2009

Endodonzia: la tecnica Crown Down

Il successo di un trattamento endodontico dipende in larga misura dalla qualità del sigillo che noi riusciamo a fare con le nostre otturazioni canalari nello spazio endodontico che preventivamente è stato deterso e preparato a misura di terapia.

Seguendo una serie di passaggi è possibile prevedere un buon risultato del trattamento endodontico:
- La cavità d'accesso, se ben fatta, garantisce un accesso completo al sistema dei canali radicolari.
- E' importantissimo che la forma della preparazione sia progressivamente conica, pena l'instaurarsi di punti a forma di clessidra che lasciano spazi in senso apicale che non sono detergibili e che non permettono di sfruttare al meglio il sistema di forze applicato sulla compressione della guttaperca.
- La rimozione della dentina solo in zone prestabilite permette di ottenere una riduzione della risposta elastica e quindi di far lavorare meglio li strumenti.
- Bisogna cercare di favorire la conservazione delle strutture nelle parti anatomiche più delicate come la zona periapicale.

Per soddisfare questi parametri è necessario stare attenti sempre alla forma del cono che noi andiamo a preparare. Secondo la tecnica di Schilder il canale di partenza doveva essere delle minime dimensioni utili, ma l'utilizzo dell'epoca degli strumenti in acciao permetteva solo un approccio di tipo step-back.

Negli anni successivi venne invece introdotta la tecnica della preparazione in senso corono-apicale, che era l'esatto opposto delle tecniche ideate da Schilder, preparando utilizzando gli strumenti più piccoli per poi consentire il passaggio a quelli di diametro maggiore.
I K-File dovrebbero infatti introdursi fino a dove lo strumento arriva, evitando le forzature in direzione apicale.
Secondo queste tecniche la lunghezza di lavoro non viene determinata in vari passaggi, ma dopo la preparazione definitiva avremo la reale lunghezza di lavoro. Invece, secondo le tecniche step-back era necessario controllarla quasi ad ogni passaggio.

Pian piano questo modo di lavorare è diventata la prassi, e con l'introduzione degli strumenti in nichel titanio la tecnica Crown Down si è rivelata utile anche per creare quell'effetto serbatoio a livello coronale utile all'operatore per detergere meglio.



Tratto da: Amicidibrugg.it

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